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  • Il primo colloquio è gratuito?
    Il primo colloquio non è gratuito: costituisce l'inizio del processo terapeutico (non è solo una semplice richiesta di informazioni "pratiche", ma viene definita la richiesta di aiuto) ed è uno tra i più impegnativi da condurre. ​ Le informazioni su costi, tempi e modalità sono reperibili nell'area Attività o inviando una email.
  • Perchè andare in terapia?
    Capita a tutti di incontrare nella propria vita cambiamenti, piccoli o grandi, che si trasformano in difficoltà quando non troviamo un modo funzionale per affrontarli. In questa condizione sperimentiamo emozioni che a volte possono essere molto intense, come panico e disperazione, che aumentano il nostro disagio. La psicologia ci fornisce gli strumenti utile per trovare il modo migliore per noi per affrontare il cambiamento, e attraverso tali strumenti impariamo anche a gestire in modo più funzionale le emozioni che proviamo. Lo psicoterapeuta è la persona che ci può accompagnare in questo percorso volto al benessere.
  • Cos'è il Coping Power Program?
    Il Coping Power Program è un programma multimodale per il trattamento del comportamento dirompente in età scolare e ha come obiettivi la gestione e il controllo di rabbia e aggressività in bambini e adolescenti. È stato sviluppato da Lochman e dai suoi collaboratori e si basa sul contextual-social-cognitive model (Lochman e Wells, 2002): un modello ecologico dell'aggressività in età infantile, per cui l'aggressività sembra essere correlata a diversi fattori del contesto familiare e sociale; tali fattori hanno un'influenza diretta sui problemi esternalizzanti dei bambini (problemi in cui i bambini dirigono verso l'esterno le loro emozioni critiche sotto forma di oppositività, impulsività, iperattività e rabbia) e ne possono aggravare indirettamente le caratteristiche disturbando alcuni processi cardine come pratiche educative genitoriali, abilità sociali e regolazione emotiva dei bambini (Lochman et al., 2008). --- Per saperne di più: Lochman J.E., Wells K. e Lenhart L.A. (2008), Coping Power. Programma per il controllo di rabbia e aggressività in bambini e adolescenti. (Edizione italiana a cura di Pietro Muratori, Lisa Polidori, Laura Ruglioni, Azzurra Manfredi e Annarita Milone). Trento, Erickson Coping Power Scuola e Coping Power Program - www.copingpowerscuola.it/ UA Coping Power - www.copingpower.com/
  • Le prestazioni erogate dagli psicologi sono detraibili nelle dichiarazioni dei redditi?
    Sì, le prestazioni di natura clinica erogate da psicologi sono detraibili nella Dichiarazione dei Redditi (Modello 730 o Modello Unico Persone Fisiche): la Circolare N. 20 del 13/5/2011 dell'Agenzia delle Entrate risponde in modo preciso alla domanda sulla detraibilità delle spese dello psicologo quali spese medico/sanitarie. La normativa fiscale prevede infatti la detraibilità in dichiarazione dei redditi di queste spese poichè vengono assimilate (anche se non hanno prescrizione medica) alle prestazioni sanitarie. La Legge di Bilancio 2020 (Legge n. 160 del 27/12/2019) stabilisce che dal 1° gennaio 2020 per il recupero in dichiarazione dei redditi della detrazione su alcuni tipi di spese, tra le quali anche quelle medico/sanitarie dello psicologo, queste non possano più essere pagate con denaro contante, ma solo con mezzi di pagamento tracciabili come bancomat, carta di credito, bonifico bancario, bonifico postale o assegno (dal sito dell'Ordine degli Psicologi).
  • Sistema Tessera Sanitaria
    Il D.lgs. 175/2014, riguardante la Semplificazione fiscale e la Dichiarazione dei redditi precompilata, ha imposto la trasmissione delle spese sanitarie (la psicoterapia rientra tra le spese medico/sanitarie) al Sistema Tessera Sanitaria. Il decreto prevede esplicitamente che il paziente possa opporsi alla trasmissione di tali informazioni. Se il paziente non vuole rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i dati sulle proprie spese sanitarie, sarà necessario che lo comunichi al professionista prima dell'emissione della fattura. Nel caso in cui non ci si opponga, le informazioni contabili confluiranno nel 730 precompilato, risultando così accessibili anche da parte dei soggetti ai quali il contribuente è, eventualmente, fiscalmente a carico (come ad es. il coniuge). In caso di paziente minorenne, o incapace di agire, l'opposizione deve essere esercitata dal genitore o tutore.
  • Chi è lo psicologo?
    L'art. 1 della Legge 56/89 definisce: "La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito." Per diventare psicologo è necessario conseguire la laurea di secondo livello (quinquennale) in psicologia presso un Ateneo Italiano, effettuare un tirocinio della durata di un anno e superare l’Esame di Stato che consente l’iscrizione alla sezione A dell’Albo. Senza l'iscrizione all'Albo non si è psicologi, ma dottori in psicologia. L'iscrizione è la condizione necessaria per poter lavorare ed esercitare l'attività. Consultando l'Albo Nazionale degli psicologi è possibile verificare l'iscrizione del professionista. I laureati in psicologia non cittadini italiani o con laurea conseguita all'Estero, possono esercitare la professione se regolarmente iscritti all'Albo degli Psicologi in Italia. Lo psicologo può fare attività di prevenzione, diagnosi, sostegno psicologico, abilitazione e riabilitazione, rivolte a persone, organismi sociali e comunità.
  • Chi è lo psicoterapeuta?
    Lo psicoterapeuta è il professionista psicologo, o anche medico, in possesso di una specifica Specializzazione in Psicoterapia (formazione post-universitaria di almeno quattro anni) presso scuole pubbliche o private riconosciute. La Legge 56/89 regola l'esercizio dell'attività psicoterapeutica, con l'art. 3: "L'esercizio dell'attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica. Agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica.” Lo psicoterapeuta si specializza scegliendo il suo percorso formativo tra diverse Scuole che adottano specifici modelli della mente e del suo funzionamento, del comportamento e delle relazioni. La competenza comune che contraddistingue questo percorso di specializzazione permette allo psicoterapeuta di offrire al paziente (o cliente) un percorso di cura per affrontare le diverse forme di sofferenza psicologica, da quella più lieve a quella più grave. Consultando l'Albo Nazionale degli psicologi è possibile verificare l'abilitazione del professionista psicologo-psicoterapeuta. Consultando il sito della FNOMCeO(Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) è possibile verificare l'abilitazione del professionista medico-psicoterapeuta.
  • Chi è il dottore in tecniche psicologiche?
    Per esercitare la professione di dottore in tecniche psicologiche è necessario aver conseguito una laurea triennale, aver svolto un tirocinio professionalizzante, aver sostenuto l'apposito esame di stato ed essere iscritti alla sezione B dell'Albo in uno dei seguenti settori “Tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro” o “Tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità”. Ai sensi della Legge 11 luglio 2003, n. 170 le attività professionali che i dottori in tecniche psicologiche possono svolgere sono le seguenti: Settore delle tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro: realizzazione di progetti formativi diretti a promuovere lo sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione sociale, a facilitare i processi di comunicazione, a migliorare la gestione dello stress e la qualita' della vita; applicazione di protocolli per l'orientamento professionale, per l'analisi dei bisogni formativi, per la selezione e la valorizzazione delle risorse umane; applicazione di conoscenze ergonomiche alla progettazione di tecnologie e al miglioramento dell'interazione fra individui e specifici contesti di attività; esecuzione di progetti di prevenzione e formazione sulle tematiche del rischio e della sicurezza; utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni; elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo; collaborazione con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica; attività didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore. Settore delle tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità: partecipazione all'equipe multidisciplinare nella stesura del bilancio delle disabilità, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonchè delle richieste e delle risorse dell'ambiente; attuazione di interventi per la riabilitazione, rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con disabilità pratiche, con deficit neuropsicologici, con disturbi psichiatrici o con dipendenza da sostanze; collaborazione con lo psicologo nella realizzazione di interventi diretti a sostenere la relazione genitore-figlio, a ridurre il carico familiare, a sviluppare reti di sostegno e di aiuto nelle situazioni di disabilità; collaborazione con lo psicologo negli interventi psico-educativi e nelle attività di promozione della salute, di modifica dei comportamenti a rischio, di inserimento e partecipazione sociale; utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni; elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo; collaborazione con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica; attività didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore. Consultando l'Albo Nazionale degli psicologi è possibile verificare l'abilitazione del professionista.
  • Chi è lo psichiatra?
    Lo psichiatra è un medico, quindi laureato in medicina e chirurgia, che ha conseguito la specializzazione universitaria in psichiatria. Ha una preparazione dettagliata sugli aspetti biologici delle patologie psichiche e, in quanto laureato in medicina, può somministrare farmaci. Il suo intervento è solitamente focalizzato sul trattamento farmacologico, senza tuttavia dimenticare l’importanza del rapporto medico-paziente e degli aspetti psicologici che rientrano nei disturbi mentali. Lo psichiatra, come lo psicologo, può conseguire il titolo di psicoterapeuta solo se è in possesso di una specifica Specializzazione in Psicoterapia (formazione post-universitaria di almeno quattro anni) presso scuole pubbliche o private riconosciute. Consultando il sito della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) è possibile verificare l'abilitazione del professionista.
  • Lo psicologo può prescrivere farmaci?
    No, lo psicologo non è un medico, quindi non può prescrivere farmaci, però all'interno del percorso terapeutico può decidere di inviare il paziente ad un medico psichiatra per un consulto specifico.
  • Chi è il neurologo?
    Il neurologo è un medico, quindi laureato in medicina e chirurgia, che ha conseguito la specializzazione universitaria in neurologia. Si occupa delle malattie organiche che colpiscono il cervello, il cervelletto, il midollo spinale, i nervi, le radici spinali e i muscoli. Le malattie trattate dal neurologo sono, ad esempio, ictus (che può essere ischemico o emorragico), demenze, epilessia, sclerosi multipla, disturbi del movimento, malattia di Parkinson, neuropatie, miopatie, emicrania, cefalea, tumori cerebrali, malattie degenerative. Consultando il sito della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) è possibile verificare l'abilitazione del professionista.
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